di Chiara Morini
FERMO – La Ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti, è rimasta colpita dal sistema di rete sociale creato in città. Tanto da farle notare come già il territorio appare come Comunità. «Il Paese intero, in questo periodo, si è retto sulle famiglie, pur con tutte le fragilità che ci sono state: hanno saputo essere comunità» le sue parole. Non solo, perché insieme alle famiglie ci sono state «le forze dell’ordine, che si sono messe a disposizione del territorio. Una rete fatta anche di tanti nostri eroi: sindaci e prefetti che hanno saputo incarnare l’essere comunità, mettendosi a servizio della popolazione. E poi ci sono stati anche tutti quelli che negli ospedali si sono messi a disposizione per la lotta contro un nemico che non conoscevamo e che abbiamo imparato a fronteggiare strada facendo, tutti insieme».
Il coraggio
La Ministra ha poi sottolineato che ci vuole coraggio, lo stesso avuto quando è stata creata la casa rifugio, e «posso immaginare oggi quanto quel gesto di coraggio fatto tempo fa sia stato ed è salvezza per chi si trova in difficoltà. È comunque nel Dna del vostro territorio connettere, rispondere in modo corale alle richieste che arrivano. Una rete profonda è la giusta risposta».
Parlare di pari opportunità e di famiglia non poteva prescindere dal tema dell’educazione dei bambini e dei più giovani, e la stessa Ministra Bonetti ha riconosciuto che «il modello sociale non era adatto ad affrontare le sfide. La scuola è il luogo delle pari opportunità per tutto, è dove bambini e bambine iniziano a costruire le prime alleanze, e proprio la didattica a distanza l’ha evidenziato».
Non basta, serve altro, ecco dunque i 150 milioni che il Governo ha investito nei centri estivi, «che noto che già appartengono al vissuto dei vostri territori». Parole anche sul tema violenza sulle donne, alcune delle quali hanno sofferto più delle altre il periodo del lockdown. «Bisogna far sì che le buone pratiche non molto visibili si conoscano – le parole della Bonetti – le richieste di aiuto delle donne crescono e realtà come il centro della vostra provincia sono molto utili».
Puntare sulle donne
Bisogna puntare di più sulle donne, affinchè si sentano libere dopo aver subito violenza. Il più delle volte le donne non riescono a reagire per mancanza di fondi, hanno paura di denunciare per timore di non potersi mantenere senza i propri compagni. Ecco allora il progetto del «microcredito di libertà», l’annuncio della Ministra, che spiega anche di cosa si tratta: «Vogliamo dare la possibilità alle donne di accedere al credito e di essere accompagnate nel proprio futuro. Non è solo un semplice sussidio, ma una vera forma di credito e di fiducia, la stessa che viene tolta alle vittime di violenza e ai soggetti fragili».
Quanto alle donne la Ministra, a margine dell’incontro, ha anche ricordato che servirebbero più donne nelle istituzioni, anche favorendo con strumenti elettivi.
Le buone pratiche sociali di Fermo illustrate al Ministro Elena Bonetti