di Chiara Morini
FERMO Ufficializzata e presentata, questa mattina, la candidatura a sindaco di Lorenzo Giacobbi, che correrà per la Lega. Come noto il partito di Salvini sarà da solo alle prossime comunali e per conoscere i nomi dei 32 candidati, bisognerà attendere la prossima settimana. Per (quasi) tutti, per la verità, visto che dei nomi già si conosce quello di Luciano Romanella.
La candidatura di Lorenzo Giacobbi
«Mi candido perché sono fermano, amo la mia città – dice Giacobbi – sono animato da tre principi, che posso esprimere con altrettante parole: coerenza, identità, valori». Soprattutto la terza, in cui lui e il suo partito credono a tal punto da metterla pure nello slogan del manifesto. «Ho voluto scrivere Valore Fermo, per la fermezza di idee. E poi lasciatemi dire un’altra cosa: dietro di me ho messo il rosone del duomo, faro della città. Ecco io voglio che Fermo torni ad essere il faro del territorio». Aspettando di rendere noto il programma elettorale che sarà lanciato anch’esso nei prossimi giorni, Giacobbi auspica un rispetto reciproco tra tutti i candidati a sindaco: «Non come ultimamente che noto che il dibattito sembra venuto meno».
Luciano Romanella nella Lega
Non servono presentazioni per un uomo che di esperienza politica ne ha fatta e pure tanta. Semmai sapere perché ha deciso di candidarsi col Carroccio. Chiedeteglielo e vi risponderà che «non c’era altro partito politico di centrodestra». Battute a parte la sua candidatura è volta ad aiutare il partito con la sua esperienza. Lui è sempre stato nel centrodestra e della Lega dice che «ha già vinto. Vedete i voti o si contano o si pesano. Ecco noi siamo pronti a far pesare ognuno di quelli che riceveremo. Noi siamo “33 eroi” e questo lo abbiamo messo anche nel manifesto elettorale»
I valori
«Oggi siamo qui a rendere noti i nostri valori di correttezza e concretezza – commenta il coordinatore comunale del partito, Gianluca Tulli – non siamo mascherati da civismo, ma ci mettiamo la faccia». Secondo il capogruppo uscente della Lega, Calcinaro avrebbe tradito il civismo, e molti personaggi di centro destra e centro sinistra sarebbero pronti a salire, a detta loro, precisa Tulli «sul carro del vincitore. Ma noi siamo qui perché vogliamo ridare dignità politica alla città contro il finto civismo. È vero che le liste civiche sono un valore aggiunto, ma per dare un forte messaggio ad una città capoluogo di provincia serve un sindaco politico non di certo uno civico. Solo così si potrà togliere Fermo dalla posizione di Cenerentola tra i comuni capoluogo». La Lega poi è dispiaciuta per il centro destra che non è unito, «ma non è colpa nostra». Tulli poi sottolinea la differenza tra le attività che c’erano nel 2015 e quelle che ci sono oggi, diminuite, come ha letto dai giornali: «In Comune mi hanno detto che le statistiche non c’erano».
Per questo motivo la Lega chiama a raccolta l’elettorato di centrodestra. «Certo non sarà facile – dice Mauro Lucentini coordinatore provinciale – ma noi ci stiamo mettendo la faccia, perché non ci vergogniamo del nostro simbolo. Per questo abbiamo già vinto, comunque vedremo i numeri e in ogni caso renderemo la vita difficile a chi pensa di aver già vinto. Chi non trova simboli di centrodestra alle amministrative sa che ci siamo noi».