FERMO Dopo un primo rinvio dovuto alle sfavorevoli condizioni meteo, la scorsa domenica 04 ottobre 2020 ha avuto finalmente luogo la passeggiata a Rocca Monte Varmine, a S. Angelo in Piano e al Cimitero di S. Luca, organizzata dall’Archeoculb di Carassai e da Italia Nostra sezione del Fermano, in occasione delle “Giornate europee del patrimonio”.

L’incontro

Un momento d’incontro particolarmente significativo che ha visto la partecipazione di oltre 70 intervenuti. Ed anche un motivo di dibattito a testimonianza di quanto, a molti, stiano a cuore le sorti di un bene di indubbio valore.

Sui volti di chi scopriva per la prima volta Rocca Monte Varmine era facile notare l’incredulità, la delusione ed il rammarico per lo stato di abbandono in cui versa la Rocca. E non solo: il disappunto cresce quando si scopre che anche la Chiesa di sant’Angelo in Piano ed il quattrocentesco Cimitero di San Luca, con l’omonima chiesetta, sono ormai in totale degrado.

Lo stato della Rocca Montevarmine

Occhi più esperti, oltre ai crolli dei soffitti dei locali, facili da rilevare anche dall’esterno, e dell’abitazione attigua alla chiesa della Rocca, hanno notato anche una pericolosissima inclinazione della torre (maschio), da sempre simbolo di Monte Varmine; tutta la cinta muraria è oppressa da piante ed erbacce e quello che oggi resta parzialmente visibile è solo la porta di accesso, ovviamente sbarrata da un cancello che ne impedisce l’ingresso, vista la precarietà dell’insieme.

Lontanissimi i tempi in cui era possibile percorrere l’intero perimetro delle mura, poterlo fare oggi è semplice utopia. Molti dei presenti hanno manifestato la necessità di almeno un primo, imprescindibile intervento, quello, cioè di liberare il terreno intorno alla Rocca da arbusti e cespugli selvatici e di dare respiro all’insieme, prevedendo per il futuro un possibile ed inevitabile recupero di tutta la struttura.

Patrimonio culturale da tutelare

Assolutamente non si può chiamare progresso quello che non tutela il patrimonio culturale del nostro territorio, lasciando all’incuria un capitale che altri custodirebbero accuratamente.

La passeggiata ha avuto anche il merito di un costruttivo confronto tra persone provenienti da Fermo e da Carassai, oltre che da S. Benedetto del Tronto, da Pedaso ed altre località della Valdaso.

Le opinioni, ovviamente, convergono verso uno sforzo comune per la salvaguardia della Rocca e di tutto il comprensorio, giungendo a conclusione che la prima azione è quella di unire le forze e di essere il più numerosi possibile per portare avanti una battaglia che, anche per amore del nostro prossimo e dei nostri figli, non può assolutamente essere persa.

Da parte di Italia Nostra sezione del Fermano un grazie particolare alla promotrice della passeggiata e presidente dell’Archeoclub di Carassai Bianca Virgili ed al Prof. Settimio Virgili sempre disponibile ad illustrarci con competenza i luoghi storici del nostro territorio. E un grazie, ovviamente, a tutti quelli che hanno aderito alla passeggiata con ordine e vero senso di responsabilità in virtù delle norme anticoronavirus.

Da Italia Nostra sezione del Fermano

In Copertina: Rocca Montevarmine, da Italia Nostra