FERMO – «Mi avevano parlato di questa comunità, ma oggi che vi osservo e ascolto di persona vedo che avete già avuto successo nella sfida che aspetta il nostro paese: farvi comunità». Le parole di apprezzamento per la città di Fermo arrivano direttamente da Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. Ha fatto tappa in città e ha ascoltato con attenzione i progetti e le pratiche portate avanti dal Comune di Fermo e dall’Ambito 19 nel campo del sociale.
Il territorio: le istituzioni
Il territorio che si fa gruppo e rete è stato il tema della mattinata. Ad aprirla il sindaco Paolo Calcinaro che ha ripercorso la vicinanza delle istituzioni, tramite le rappresentanze a livello locale. Evidente il riferimento alle difficoltà affrontate durante l’emergenza sanitaria, quindi durante mesi che sono stati straordinari.
«Finita l’emergenza, abbiamo risposto alle esigenze della cittadinanza con quattro centri estivi. Tra le buone pratiche, però, ci sono anche la casa rifugio, su cui insieme agli altri sindaci, avevamo scommesso 5 anni fa e che oggi è una realtà funzionante» l’introduzione del sindaco.
Il tema delle vittime delle violenze sulle donne è stato affrontato anche dal Prefetto Vincenza Filippi. Proprio lei ha ricordato il protocollo firmato nel 2018 contro tutte le forme di violenza e a tutela delle vittime di genere. «Mai abbassare la guardia – le sue parole – perché anche quando non se ne parla, casi si verificano. Ritengo importante il fondo che il suo Ministero ha istituito per le famiglie». Sempre il Prefetto Filippi ha ricordato come insieme alle forze pubbliche l’impegno quotidiano è rivolto a far rispettare le regole, e a questo proposito ha ricordato i due protocolli d’intesa firmati di recente con il viceministro agli Interni, Marco Sibilla.
Il territorio: gli operatori
Sul campo, opera l’Ambito Sociale 19 e Alessandro Ranieri, ricorda che «oltre a parlare di problemi ci impegniamo a risolverli. Cerchiamo soluzioni che coinvolgano i cittadini. Per far questo però serve dare la giusta attenzione ai diritti civili». Serve, in sostanza, fare rete, cosa che l’ambito fa insieme ai tanti Comuni che mostrano unità di intenti. «Vogliamo migliorare la rete di servizi, e per questo da qualche anno abbiamo raddoppiato gli assistenti sociali – dice Ranieri -. La sfida più grande è far fronte alla povertà educativa: tutti i sistemi educativi sono in crisi e stiamo provando a mettere insieme tutte le maggiori realtà del territorio. Non solo per le risorse, anche quelle servono, ma proprio per coordinare e fare degli interventi migliori. Per i giovani utilizziamo gli strumenti che vengono indicati dal Ministero».
Ranieri poi, rivolgendosi alla Ministra Bonetti, le ha detto: «qui non vogliamo fare un elenco, solo dire che si vuole mettere tutto in un sistema più coordinato». E ha pure ricordato Fermo come learning city Unesco, gli interventi che si stanno facendo su Lido Tre Archi, il protocollo contro il bullismo firmato in Prefettura solo quattro giorni fa.
Il territorio: il centro anti-violenza
Quanto al centro anti-violenza, il compito di parlarne a Loretta Gaspari, dell’associazione On the Road che lo gestisce: «Da sempre ci occupiamo del centro antiviolenza di Fermo, cinque gli sportelli in provincia, uno pure ad Ascoli. C’è poi la casa rifugio per le vittime di violenza. Abbiamo creato una rete vicina alle donne per capirle, per aiutarle, e la rete si è consolidata». Non è stato facile per le donne affrontare il lockdown, e serve una formazione continua, per costruire un welfare che lasci alle donne la possibilità di scegliere. «Un giorno potremo dire di essere soddisfatte. Ministra: rendiamo l’Italia un paese per donne» ha chiuso la Gaspari.
Ad assistere all’incontro autorità civili, militari, e rappresentanti del mondo e degli operatori sociali.
Chiara Morini
La Ministra Bonetti in città: “Fermo un buon esempio di comunità”