PORTO SAN GIORGIO Sono giunti in porto alle ore 12 di ieri con il bus dell’associazione “Marche Magiche”, che ha promosso l’accoglienza 34 profughi provenienti dall’Ucraina. Prelevati nei campi allestiti in Polonia, gli ospiti (prevalentemente donne con figli) hanno affrontato due giorni di viaggio per giungere a Porto San Giorgio accompagnati dal promotore Lauro Salvatelli, destinati ad essere sistemati nei Cas individuati dalla Prefettura e nelle abitazioni delle famiglie che si sono rese disponibili ad ospitarli.
Ad attenderli hanno trovato oggi il sindaco Nicola Loira, l’assessore Christian De Luna, il consigliere regionale Marco Marinangeli ed i rappresentanti delle associazioni locali, Carabinieri e referenti della Prefettura.
La sorpresa
I bambini ucraini hanno anche avuto la gradita sorpresa degli artisti-animatori che, con palloni, bolle di sapone e giochi li hanno subito intrattenuti appena scesi dal bus e prima delle formalità di rito. Dopo i controlli medici effettuati dal personale Asur e l’applicazione del protocollo antiCovid, il personale della Protezione civile sangiorgese e quello dell’associazione dei pescatori hanno allestito ed offerto loro il pranzo all’interno dei locali della struttura e provveduto alle prime necessità.
Loira ha salutato gli ospiti, dicendo loro che sono i benvenuti e che la comunità sangiorgese si è adoperata fin dallo scoppio della guerra per inviare generi di prima necessità nel loro paese.
«E’ stato commovente accogliere i profughi, tra le vittime degli orrori che quotidianamente vediamo nella loro patria – ha detto il sindaco – . Come Comune e Protezione civile, insieme alla stazione dei Carabinieri, abbiamo organizzato la prima accoglienza e l’accompagnamento nelle loro prossime destinazioni. Ringrazio il gruppo dei volontari guidati da Luciano Pazzi, Gerardo Fragoletti della ‘Casa del pescatore’ e tutti coloro che fin da subito si sono resi disponibili, così come le famiglie che accoglieranno i profughi, a dimostrazione del grande spirito solidaristico che anima da sempre la nostra città».