PORTO SAN GIORGIO – I ragazzi dai 16 ai 21 anni possono iscriversi, da questa settimana, per compiere azioni di cittadinanza attiva per la cura e la valorizzazione di beni e spazi pubblici. Lo fa sapere il comune di Porto San Giorgio, uno dei 14 marchigiani aderenti al progetto “Ci sto! Affare fatica”. Finanziato dalla Regione, di durata triennale è coordinato dal Centro Servizi per il Volontariato Marche. Al termine di ogni settimana i ragazzi riceveranno i c.d. “buoni fatica” da 50 euro, da spendere nei negozi convenzionati.
I servizi
Con l’ausilio di giovani tutor, i ragazzi potranno tinteggiare in sottopasso Don Bosco, intervenire nel decoro urbano di piazza Mentana, compiere azioni di pulizia e rimozione scritte nei pressi dell’Arena Europa. Per iscriversi basta andare sul sito www.cistoaffarefatica.it.
Ogni giovane può scegliere se partecipare ad una o più settimane. In base alle adesioni che arriveranno si procederà alla formazione di squadre composte da 10 giovani ciascuna. Le attività prenderanno il via il prossimo 27 luglio, per poi proseguire nelle settimane successive, del 3 agosto, del 24 e, a seconda dei numeri, anche del 31.
Il tutor e la sicurezza sanitaria
Ogni squadra avrà un giovane tutor ed un handyman, un volontario adulto con competenze artigianali, impegnati in moduli settimanali: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. Insieme affronteranno le mansioni assegnate, prevalentemente all’aria aperta e ovviamente rispettando le misure di sicurezza sanitaria (mascherine, distanziamento, igienizzazione, sanificazione oggetti e spazi). Il riconoscimento, come detto, al termine di ogni settimana: buoni fatica del valore di 50 euro. I beni acquistabili spaziano dall’abbigliamento alle spese alimentari, dai libri scolastici e di lettura a sport e tempo libero.
«L’esperienza si focalizza su più temi – commenta l’assessore alle politiche giovanili, Francesco Gramegna – lo scambio intergenerazionale, il valore della fatica profusa e il suo riconoscimento, il valore della cura e tutela dei beni comuni, il gruppo». L’esperienza sarà raccontata attraverso la pagina facebook e il profilo intagram della iniziativa.