PORTO SAN GIORGIO «Considerate le recenti discussioni in merito alla “Zona 30” suscitate anche dall’introduzione della stessa nella città di Bologna, ritengo opportuno fare chiarezza, così da rispondere anche ai legittimi dubbi espressi da parte di alcuni cittadini». Così l’assessore alla Viabilità del comune di Porto San Giorgio, Marco Tombolini, che interviene su uno dei temi “caldi” in città e non solo.
«Innanzitutto – sottolinea Tombolini l’unica “Zona 30” applicata sul territorio sangiorgese da questa amministrazione riguarda soltanto alcune vie del centro della città: è delimitata da via Giordano Bruno ad ovest, la corsia sud di viale Don Minzoni a nord, via Crispi e viale Cavallotti a est e da via Annibal Caro a sud. Per meglio intenderci il limite a 30 km orari comprende via Verdi, via Gentili, le traverse a nord e a sud di viale Bruno Buozzi e la zona del parcheggio della stazione: si tratta, dunque, di un’area circoscritta in cui sia il senso civico che l’assetto urbano non permettono di tenere velocità superiori.
Ricordo che la “Zona 30” ha come obiettivi principali la sicurezza stradale, la promozione della mobilità sostenibile, la riduzione delle emissioni inquinanti grazie a una velocità dei mezzi più costante e la convivenza sicura tra pedoni, ciclisti e veicoli a motore, soprattutto nelle aree in cui vi è maggiore commistione (come appunto il centro urbano, connotato tra l’altro da numerosi negozi e attività commerciali).
Faccio notare, a tal proposito, la scelta di questa Amministrazione di porre tale limite nelle vie sopra citate per ragioni che mi sembrano di evidente utilità. Colgo l’occasione anche per chiarire altri aspetti: l’ipotizzato aumento delle sanzioni connesse all’introduzione della novità, nonché l’impiego del telelaser nel tratto del lungomare Gramsci. Innanzitutto, la “Zona 30” sul lungomare non è stata introdotta da questa Amministrazione comunale: fu istituita perché costituiva una condizione imprescindibile per realizzare la pista ciclabile senza cordolo. Per la stessa ragione il provvedimento ha riguardato anche viale della Vittoria.
La Polizia Municipale non ha mai impiegato il telelaser sul lungomare. Ricevo peraltro puntualmente comunicazioni relative alla presenza di tutti i posti di controllo promossi dagli agenti: hanno riguardato nello specifico la strada Provinciale fermana e via XX Settembre. La volontà che l’Assessorato intende perseguire non è quella di usare misure utili come la “Zona 30” per “fare cassa”. Consapevoli di alcuni limiti congeniti connessi alla viabilità cittadina, la nostra finalità è quella di lavorare per migliorare quanto possibile la sicurezza stradale e la vivibilità della nostra bella città, sempre in favore dei cittadini».
da Comune di Porto San Giorgio