MONTEGRANARO Si è conclusa ieri, martedì 18 giugno, a Montegranaro, la XXX edizione del premio nazionale Otello Sarzi, da anni oramai ospitato all’interno del Veregra street festival nella sezione Veregra children. 

Il vincitore nella sezione giovani compagnie e relativa motivazione

Il Premio va allo spettacolo “Piramo e Tisbe” presentato dalla compagnia Barabba’s clown (Arese)

Con la seguente motivazione: Per la convincente prova autoriale ed attoriale e per aver saputo coinvolgere il pubblico pur trattando temi non semplici. Per l’ottima tessitura tra il linguaggio del clown, la narrazione del mito e la stringente attualità.

Menzione speciale della giuria: Alla compagnia Giglio Prosperi di Ciampino per lo spettacolo “Il Racconto della Principessa Guerriera”, per l’essenzialità e il rigore del segno scenico.

I Barabba’s clown

Il vincitore nella sezione Teatro di figura

Il Premio va allo spettacolo “Don Chisciotte, storia di latte e di lotta”, presentato dalla compagnia Nata teatro (Arezzo)

Con la seguente motivazione: Una messa in scena interessante che allarga il campo d’azione dei burattini donando alle figure animate un’inedita forza teatrale.

Menzione speciale della giuria: A Greta Belometti della compagnia Teatrop di Lamezia Terme, per l’incisiva prova scenica con la quale ha esaltato le belle immagini del racconto.

Compagnia Nata – Don Chisciotte

L'edizione 2024

Il Premio ha fatto registrare quest’anno un affluenza di pubblico davvero importante, una partecipazione che ha visto tutti gli spazi riempirsi di bambini e famiglie, già dal primo appuntamento delle ore 16,30 e fino al massimo delle presenza registrate nello spettacolo serale. Una risposta importante, perchè quella con il pubblico è, e sempre resterà, la verifica decisiva, il momento in cui ciò che si è disegnato sulla carta diventa realtà e si confronta con i destinatari del lavoro, in questo caso bambini e famiglie che sono un pubblico che non sa nascondere entusiasmo o delusione, non avvezzo ad applausi di rito, capace di manifestare apprezzamento come pure contrarietà, senza filtri di alcun genere.

I commenti

La soddisfazione è grande, tutti gli spettacoli hanno goduto di una cornice di pubblico colorata e attenta che ha premiato il lavoro di tutti coloro che si sono adoperati alla migliore riuscita dell’evento. Il Sindaco Endrio Ubaldi, che ha seguito molti degli appuntamenti, ha rimarcato come oramai il VEREGRA CHILDREN sia un momento atteso da tante famiglie e non solo di Montegranaro e di come questo evento sia entrato nella vita cittadina, come testimoniato dalle migliaia di presenza fatte registrare nel corso della tre giorni. L’Assessore alla Cultura, Monia Marinozzi, sottolinea l’impegno complessivo dell’Amministrazione Comunale verso i più piccoli, il Veregra Childen, che ha anche una versione “Winter”, insieme alle intense attività della biblioteca civica, è parte di un disegno che vuole offrire alle nuove generazioni continue occasioni di incontro, di crescita e di confronto. Si associa alla generale soddisfazione anche Alessandra Levantesi, direttore artistico del “Veregra Street Festival” e ovviamente Marco Renzi, responsabile artistico del Premio Sarzi e del Veregra Children.

Una tre giorni il cui gradimento è sotto gli occhi di tutti, con immagini che hanno rimbalzato nei vari social e che hanno testimoniato di una risposta davvero importante.

Il Veregra children

Dodici le compagnie che si sono alternate nei vari spazi di spettacolo, selezionate dalle oltre quaranta che hanno fatto richiesta, provenienti da diverse parte d’Italia e immerse in un clima di incontri con altri colleghi, discussioni, proficui scambi di opinioni e momenti sicuramente utili per il miglioramento del proprio lavoro. Un Premio quello di Montegranaro che mantiene saldamente il primato della longevità tra i concorsi teatrali italiani, che resiste al tempo e che comincia a vedere quei primi bambini che nel 1995 erano spettatori, tornare oggi come genitori, portando al teatro i loro figli, per avvicinarli ad una forma d’arte e di espressione che accompagna la storia umana da oltre duemila anni.

In copertina: La giuria 2024

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